Panama – Isole Marchesi – Traversata Pacifico – Giorno 21

 

  • Data: 29/4/2017 Ora locale 12.33 (-10 ore dall’Italia)
  • Posizione 09 14.747S 124 00.796W
  • Vento 5kt da SE – velocità 4,2kt – Mare poco mosso, onda lunga da ESE 2,5mt. Cielo parzialmente nuvoloso.
  • Navigazione motore + aiutino genoa.

Diario di bordo del 28/4/2017

Siamo abbonacciati dalla notte dell’altro ieri. Abbiamo dai 4 ai 5 nodi direzione variabile S E ESE SE ENE aggiungeteci pure qualche altra lettera a caso che fa lo stesso. Le raffiche raggiungono la mirabolante intensità di 6 nodi, wow. Manco Perry ci può.

Siamo anche in regime risparmio gasolio, le nostre scorte si sono assottigliate parecchio, la convergenza ci ha dato una notevole mazzata.

Già mi ci vedo, come ai vecchi tempi di Moitessier e i mercantili, chiamare l’Oyster “Let it be” che da qualche giorno vediamo sull’AIS, partecipante alla Oyster Rally e sta facendo la nostra stessa rotta – questi vanno a 7 nodi a motore – e chiedere “Hello, excuse me c’hai mica 40 litri di gasolio che ti crescono ?”. E loro: “Edgavd, please fai aveve quavanta litvi di diesel a questi cavi vagazzi del Benetau qui”.

Il CPT si lancia in complicatissimi calcoli sul consumo orario di gasolio cercando di far quadrare il cerchio e mettendosi sotto anche con il computer Arduino. Praticamente escogita un sistema a led colorati che si accendono a seconda di quanto Y2K consuma all’ora in base ai giri motore e alla posizione di Saturno rispetto ai Gemelli. Molto cool.

Quindi motore a regimi bassi e il genoa che sì pende un po’ ma qualcosina fa e si prosegue lentamente verso la meta.

Secondo gli ultimi GRIB ed evoluzione meteo studiata da RobyBernacca, il vento si manterrà leggero fino a Domenica 00 UTC (Sabato sera per noi), poi ritorna l’aliseo sui 14/15 kt e possiamo rimetterci in marcia a macinare miglia. Mha, speriamo… Coinvolgo Wilson in discorsi di meteorologia, chiedo la sua interpretazione dell’ultima carta e commentare quanto riportato da Roby-Bernacca.

Senza vento c’è un gran caldo sia fuori che sotto coperta. D’altronde siamo pur sempre vicino all’equatore. Ne approfittiamo per tirarci secchiate d’acqua e guardare fra il disgustato e l’incacchiato i cirripedi che ci trasciniamo a poppa. Uno spettacolo orribile. Questi crescono a velocità infernale e ci aspetta un lavoraccio della madonna una volta arrivati.

Il nostro amico Diego di “Meccetroy” è ormai a circa di 100 miglia da Fatu Hiva. Durante il nostro ultimo collegamento radio l’entusiasmo è percepibile e noi lo capiamo. Dopo più di tre settimane in oceano, si comincia a sentire il bisogno di avvistare terra. Gli chiediamo di “tenerci” un posticino 😊

Mentre Y2K va su e giù lentamente superando un ondone dopo l’altro, noi ci sentiamo un po’ di musica. Attacchiamo gli ABBA – grande gruppo e c’è poco da fare le faccia strana voi che ci leggete, gli ABBA sono gli ABBA, roba di livellissimo. Cantare a squarciagola Dancing Queen in mezzo al Pacifico ha il suo maledetto perché 😊

Distanza da Fatu Hiva: 860nm.

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