Navigazione – Santa Marta – San Blas – Day 3

  • Posizione 9°33N 78°51N Banedup
  • Eastern Lemmon Cay
  • San Blas – Panamà

Al collegamento radio delle 7.30 sentiamo Giuliana che ci sta aspettando a El Porvenir, per le pratiche di ingresso. Ci chiede l’ora di arrivo, per sapere se potranno prenotare anche per noi un polpo dai Kuna per pranzo. Purtroppo, stimiamo l’ora di arrivo verso le 13/14 e quindi dovremo saltare questa chicca gastronomica, peccato ci rifaremo.

Il vento, finalmente come da previsione, diminuisce, lasciando ancora un bel mare mosso. Accendiamo il motore e proseguiamo a circa 6kt, ancora con le vele a farfalla, verso l’entrata delle San Blas. Siamo un pochino agitati, emozionati. Siamo in un posto nuovo, sconosciuto a noi e quindi siamo un poco preoccupati. In più è un paio di giorni che ci riportano affondamenti di barche che vanno a scogli o sui reef e la nostra preoccupazione aumenta. Però contiamo su di noi!

L’ingresso del Canale di San Blas, tra la punta San Blas e Chichime Cay, sulla carta è davvero piccolo, poi come sempre si rivela facile e molto largo. Ci cominciamo a rilassare, chiudiamo il genoa, rimuoviamo il tangone e tutte le sue ritenute e quindi ammainiamo anche la randa.

Sul canale 68VHF, è il canale utilizzato alle San Blas per le chiamate e soprattutto dalla grande comunita di navigatori Italiani qui presenti, sentiamo chiamare Obiwan da Nasoblu. Conosciamo Andrea di Nasoblu attraverso i messaggi Whatssapp che si scambiavano a Santa Marta. Rispondiamo ad Andrea dandogli informazioni su Obiwan, sono un pochino indietro, ma arriveranno entro la sera.

Anche Andrea sta andando verso El Porvenir, ne approfittiamo per seguirlo e vedere la sua rotta di entrata. Il tutto si rivela molto più semplice di quanto pensavamo e quindi ci tranquillizziamo. Alla radio anche Giuliana, ci chiama e si sbraccia dalla spiaggia, bello rivederli dopo tanto tempo.

Proviamo un paio di volte ad ancorare davanti all’aeroporto, ma l’ancora non prende, il fango sul fondo è molto morbido e la delta non agguanta. Il verricello dell’ancora ha qualche problema a issare, è molto lento, troppo lento, come se le batterie fossero scariche, cosa non vera. Dopo la seconda issata, il verricello è come se si fosse sbloccato, anche se non ha la velocità di una volta, speriamo sia solo un poco di corrosione su qualche capicorda.

Arrivano con il dinghy Giuliana e Roberto mentre stiamo ancorando e anche Andrea si avvicina con 2 birre ghiacciate (GRANDE!). Giuliana ci dice che la delegazione Kuna ha deciso di chiudere per le feste e che quindi alle 12 se ne sono andati, niente immigrazione (questo già lo sapevamo) ma anche niente permesso dei Kuna. Sembra non sia un problema aspettare qualche giorno. Torneremo il 27 Dicembre. Andrea ci suggerice di seguirlo a Banedup, un bel ancoraggio dove sono presenti anche molti Italiani e dove stasera si ritroveranno sulla spiaggia per una festa, è comunque la vigilia di Natale.

L’idea ci piace, soprattutto perchè qui a El Porvenir si rolla un poco in baia e quindi decidiamo, tutti, anche il Paddy Boy, di seguirlo. Alle 15 circa affondiamo la nostra ancora in 4 metri di acqua ferma tranquilla. Intorno a noi molte bandiere italiane sventolano al vento, qualcuna sulla poppa, qualcuna sulla crocetta di sinistra.

Ci vengono a trovare ed abbracciare Giuliana e Roberto, noi siamo un poco cotti e dopo un bagno ristoratore ed un piatto di pasta andremo a letto. Ci spiace per la festa ma siamo davvero stanchi e facciamo fatica a ragionare. E così dopo gli auguri a casa con il telefono satellitare alle 19.45 siamo a letto, stanchi ma felici.

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