Le San Blas – L’isola misteriosa

A nord di Narganà c’è un’isoletta minuscola. Alla sua estremità Ovest ci sono letteralmente due, dicesi due, palme. Si trova nelle West Coco Islands.

Non saremmo mai venuti a conoscenza di questa isoletta perché non è segnalata da nessuna parte. Secondo le carte Navionics è solo un reef, mentre secondo il portolano Bauhaus non è fra gli ancoraggi consigliati.

Ci troviamo a Narganà per rifornirci di benzina per il fuoribordo e per acquistare qualcosina di frutta e verdura – qui si prende quel che si trova e quando si trova – e per puro caso incontriamo Marlise e Claudio del Virginia che avevamo sentito tante volte solo in radio SSB. Fra l’altro non avrebbero dovuto neanche trovarsi alle San Blas, all’ultimo momento hanno cambiato rotta a causa del maltempo che imperversa sul Mar dei Caraibi.
 

Whicubdupbipi - San Blas

Una chiacchera tira l’altra e, da grandi esperti delle San Blas, Marlise e Claudio ci svelano la posizione di un’Isola Misteriosa dal nome assolutamente impronunciabile: Whicubdupbipi (provateci un po’ a dirlo, provateci Open-mouthed smile)
 
Marlise e Claudio ci avvisano che l’ancoraggio è confortevole in caso di venti leggeri, diventa parecchio rollante sotto aliseo sostenuto. Le previsioni ci dicono che ci aspetta praticamente quasi una settimana di Nord Est al di sotto dei 10 nodi, siamo fortunati anche per quanto riguarda la meteo.
 
OK, ci dirigiamo subito lì.
 
Quando arriviamo siamo soli, l’isoletta è praticamente uguale alla famosa “isola deserta” delle barzellette Smile Mangrovie, un ciuffo di palme dall’altissimo fusto, spiaggia bianchissima che si spinge sotto la superficie di un mare turchese in una lunga lingua di sabbia tappezzata di stelle marine.
 
Y2K a Whicubdupbipi - San Blas
 
Il silenzio interrotto solamente dai tuffi dei pellicani e dalle onde oceaniche che si frangono a nord, sul reef esterno. Ci sono 15 nodi da Nord Est, si sta bene.
Ancoriamo in quattro metri di acqua, su fondo di sabbia, appena a destra della lunga lingua di sabbia. Giù i soliti 50 metri di catena fino a quando la “pancia” di Y2K si trova su una profondità di 10 metri.
Se le San Blas sono un arcipelago fuori dal mondo, la nostra Isola Misteriosa è più fuori dal mondo delle San Blas. Luogo idilliaco.
 

Y2K a Whicubdupbipi - San Blas

Ogni tanto qualche canoa Kuna passa lentamente vicino alla costa e al reef, i suoi occupanti intenti alla pesca. Ci salutano, ci mostrano le loro prede in caso volessimo acquistare qualche bel pargo o aragoste per la cena.

L’oceano si placa, il vento molla. Il secondo giorno ci troviamo sospesi nel nulla con brezzoline sugli 8-10 nodi. Partiamo alla scoperta dell’isoletta e scopriamo che al di là di Whicubdupbipi ci sono altri isolotti, a volte solo minuscole montagnole di sabbia con una sola palma, totalmente deserti, uno più bello dell’altro da esplorare. 

La spiaggia di Whicubdupbipi - San Blas
 
Ci raggiunge anche il Virginia, Claudio e Marlise ancorano alla nostra sinistra. Claudio, grande amante di pesca, parte per procurarsi la cena. Ritorna parecchie ore dopo con un pargo di 3,5 kg – che ci papperemo per cena – e con una notizia. L’isolotto a Nord-est dell’Isola Misteriosa è bellissimo e vale la pena una gita con i tender.
 

Gannirguinnitdup - San Blas

Ci andiamo il giorno dopo. L’isola si chiama Gannirguinnitdup – anche questo un nome assurdo – ed è di una bellezza incredibile.

Gannirguinnitdup - San Blas

Gannirguinnitdup - San Blas

Gannirguinnitdup - San Blas

Raccogliamo un paio di noci di cocco ancora fresche, restiamo ovviamente “spiaggiati” per tutto il giorno. Marlise e Claudio si uniscono a noi per una seconda “gita” a Gannirguinnitdup, passeggiamo avanti e indietro sulla spiaggia e discutiamo di navigazioni. Sono tantissimi anni che vanno per mare e noi raccogliamo tutti i loro possibili consigli.
 
Come previsto, l’aliseo si indebolisce sempre di più fino a brezzolina leggera. Si indebolisce talmente tanto che la sera prevale la brezza di terra. Ci ritroviamo così con un Sud di 4 nodi che ci fa ruotare completamente. Il timone di Y2K tocca la lingua di sabbia profonda poco più di 1 metro e mezzo, dobbiamo affrontare questa anomalia meteorologica anche perché sarà così per i prossimi due giorni. Spingiamo Y2K con il dinghy in modo da rimettere la prua a ENE, armiamo la seconda ancora e la filiamo a poppa ad adeguata distanza. Siamo a posto Smile
 
Il mattino successivo sembra di essere in Mediterraneo, zero vento, calma assoluta. Riusciamo a distinguere benissimo il tappeto di stelle marine adagiate sul fondo e le aquile di mare che nuotano poco distanti. Surreale.
 

Calma di vento a Whicubdupbipi

Pronto al combattimento

Claudio parte per una battuta di pesca, torna con un grosso barracuda, un mostro da più di un metro e mezzo. Lo sfiletta, poi mette i filetti sotto sale, quindi li appende a seccare al sole.
Una volta pronti, i filetti si possono gustare come aperitivo così come sono, tagliati a dadini e conditi con olio, limone e una spruzzata di pepe, oppure saltati in padella con olio, aglio e peperoncino per una spaghettata. Noi proviamo entrambe le “varianti” che risultano decisamente ottime Smile
 
Tramonto
 
E poi l’aliseo torna, torna bello fresco sui 18-20 nodi da Nord.
 
Nostro malgrado ci vediamo costretti a lasciare questo posticino Whicubdupbipi, Gannirguinnitdup, i loro meravigliosi reef e a cercare un ancoraggio più protetto volgendo la prua su Isla Verde (Green Island).
 
L’Isola Misteriosa è uno dei luoghi più belli in assoluto di questa nostra avventura alle San Blas.

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