6 Agosto 2011

La mattina la sveglia suona alle 5.00, vogliamo partire presto per arrivare a Lampedusa ancora con la luce, la traversata sarà noiosa perchè il meteo ci da vento da NW forza 2 tendenza vento da direzione variabile forza 2. Almeno arriviamo all’ora che decideremo visto che andiamo a motore.

Alle 5.00 è ancora buio, il porto di Pantelleria è agibile solo con la luce, quindi rinviamo di 15 minuti… è ancora buio, altri 15 minuti… è ancora buio… alla fine ci alziamo alle 6.10 Sorriso

Accanto a noi, sulla destra un francese con il suo catamarano da 35 piedi, non è autocostruito ma ci ha messo molto di suo, sulla sinistra un open di 38 piedi tunisino con una ragazza che dorme in pozzetto.

Prepariamo tutto e accendiamo il motore all’ultimo istante. Pronti via, accensione motore, via la cima di poppa di sopravento, l’altra l’avevamo già tolta, Ale al verricello dell’ancora che è  pronta a salpare. Nel giro di 10 secondi, Y2K non fa in tempo a lasciare la banchina, che il francese è già fuori in pozzetto, vestito, che ci controlla e fa finta di asciugare l’umidità della notte, in realtà sta controllando che non gli ammacchiamo il suo catamarano e che non gli spediamo la sua ancora: dai tunisini niente, continuano a dormire.

Ale con calma, senza fa tirare la linea di ancoraggio, recupera i nostri 30mt di catena e senza sudare o prendere dentro nulla, recupera la nostra preziosa delta; anche il francese allora ci saluta e tira un sospiro di sollievo Occhiolino

Avvisiamo Circomare Pantelleria della nostra intenzione di lasciare l’ormeggio, ci chiedono direzione, destinazione, numero di persone a bordo e arrivo stimato; forniti tutti i dettagli ci augurano infine buona navigazione.

Mentre lasciamo il porto di Pantelleria, ormeggiata in banchina la “Pietro Novelli”, motonave passeggeri che fa la rotta Trapani-Pantelleria-Trapani da quasi mezzo secolo; alcuni passeggeri in fase di salita ci salutano e con simpatia ricambiamo.

Fotografiamo anche lo yacht scuro di Armani.

Motonave

Yacht Armani - Pantelleria

All’uscita del porto, prima deviamo a destra, ma poi ci ripensiamo e ritorniamo a sinistra, la rotta per Lampedusa e per SSE, quindi è meglio andare a Est di Pantelleria visto che anch’essa si sviluppa per SSE.

Dopo pochi minuti non possiamo credere ai nostri occhi, siamo un paio di mg al largo di Pantelleria, ancora vicino, ma un leggero vento da NNW di 12 nodi fa capolino, non potevamo chiedere di meglio, forse una volta tanto ci va di lusso, issiamo randa e genoa, orziamo leggermente dalla nostra andatura e filiamo a quasi 6 nodi… tra poco penseremo se issare il Gennaker per poggiare un pochino verso la nostra rotta e accelerare l’andatura… 15 minuti e tutto finisce… i sogni, le previsioni i sorrisi… va beh! lo sapevamo, chiudiamo il genoa e via per rotta 152.

Dopo un paio di ore, troviamo nuovamente una brezza da NE sui 10 kt, riapriamo il genoa, orziamo e partiamo nuovamente a vela sui 5,5 kt con una andatura tra il traverso ed il lasco. CI accontentiamo, poi ritorneremo in rotta più avanti.

Dopo un’ora il vento continua ad indebolirsi e a girare a nord costringendoci ad orzare e ad andare sempre più fuori rotta, costringendoci di fatto a chiudere definitivamente il genoa e a riaccendere il motore. Il vento da qui a poche ore è completamente sparito.

Alle 14.00 a circa 40 mg da Lampedusa, veniamo raggiunti da una barca a motore di colore Rosso/Arancio di nome Bingo. Inizialmente crediamo si tratti di una motovedetta della Guardia Costiera, ma poi ci rendiamo conto che si tratta di una barca forse sì della Guardia Costiera, ma ormai in pensione e trasformata in diporto.

Alle 15.00 avvistiamo a circa 2 miglia un barcone strano. Viaggia verso Malta ad una velocità di 2 kt, molto lento. Ci prende il panico, crediamo si possa trattare di qualche barcone di immigrati, pensiamo già a cosa dover fare, chi chiamare, come comportarci… invece alla fine il barcone cambia più volte rotta, poche persone a bordo si tratta di un peschereccio tunisino, molto fuori rotta.

Il mare è davvero ormai un olio… liscio… nemmeno il golfo del Tigullio a Luglio con l’anticiclone delle Azzorre al massimo è così piatto ! Sorriso

Ogni 5 minuti vediamo qualcosa galleggiare… si tratta di tartarughe, le famose Caretta Caretta, ce ne sono tantissime che si dondolano in superficie e che dormono, appena ci sentono arrivare si destano e via sott’acqua ! Una addirittura aveva un uccello che sostava sul suo carapace, non era un gabbiano, qui ci sono le Berta Maggiore o Berta del Mediterraneo della famiglia delle procellarie dette anche uccelli delle tempeste per il loro fare ‘incauto’ anche durante le tempeste ovvero volare a pelo d’acqua tra un’onda ed un’altra incuranti delle condizioni atmosferiche ! A bocca aperta Alcune tartarughe sono grandi, altre anche molto molto piccole.

Alle 19.30 siamo a poche miglia da Lampedusa, domani le previsioni ci vogliono regalare un SE forza 3, significa che si starà bene nella zona Nord di Lampedusa. Grazie al nostro 777 fresco di stampa, troviamo in ‘Cala Alaimo Est’ un ottimo ridosso per i venti da Sud Est. Purtroppo avvicinandosi, la baia è ancora sotto l’influsso delle onde da NW quindi scomodo da fermarci per la notte.

Arrivo a Lampedusa

Chiamiamo quindi Circomare Lampedusa, chiediamo un consiglio per una rada dove dare fonda e oltre a comunicarci la posizione di dove sarebbe meglio ormeggiare ci invita ad entrare in porto, c’è posto e si sta anche bene.

Accettiamo di buon grado e raggiungiamo il trafficatissimo porto di Lampedusa verso le 21 dove ormeggiamo in banchina al molo Sanità con la nostra ancora e le cime in banchina. Siamo ormeggiati tra un grande caicco ed uno yacht a motore francese, ringraziamo ancora l’amico velista che vedendoci arrivare ci ha recuperato le cime in banchina facendoci due gasse alle bitte d’ormeggio… se aspettavamo il vicino francese eravamo ancora lì ! AHAHAH Sorriso

Dopo una grande dormita, domani ritorneremo in mare per scoprire questa grande e per noi sconosciuta isola.

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