Isole Marchesi – Arcipelago Tuamotu – Navigazione – Giorno 2

  • Data: 07/06/2017 Ora locale 16.00 (-12 ore dall’Italia)
  • Posizione 13 59.821S 141 56.262W
  • Vento 15kt da E – velocità 8kt, mare mosso, onda lunga da ESE 1,5mt. Cielo quasi sereno. Navigazione randa, genoa. Bolina larga

Diario di bordo del 06/6/2017

Innanzi tutto vogliamo fare i complimentoni al meteorologo (o ai meteorologi) che lavora ai grib. Una bella pacca forte sulle (s)palle da parte di tutto l’equipaggio di Y2K, Wilson incluso.

In secondo luogo spieghiamo le nostre motivazioni: ieri giornata da dimenticare. A metà mattinata il cielo diventa plumbeo e il vento comincia piano piano ad intensificarsi. Finiamo sotto una specie di perturbazione che assomiglia molto ad una zona di convergenza. Per farla breve, ci facciamo tutto il pomeriggio e tutta la notte fra una serie ininterrotta di squall, pioggia e vento da ESE che spazia dai 10 ai 23kt.

Una roba assurda! Una bolina come non ne ricordiamo da secoli ormai. Ora, la bolina è un’andatura “cool” solo per far due bordi fuori porto o per tragitti brevi, e per tragitti brevi intendo <=200mg e già lì… Ma quando si deve navigare in mezzo all’Oceano per giorni e giorni è una immane rottura di palle che se esiste qualcosa di più grande di “cosmico”, ecco questa è la dimensione della rottura di palle.

Prendiamo una prima mano alla randa, il vento aumenta. Di per sé Y2K va benissimo, “Ughetto” (che bolina stretto) – il nostro autopilota – fa quasi zero correzioni. Siamo noi che cominciamo a dare i numeri. OK, riduciamo il genoa. Poi uno squall più violento degli altri ci fa decidere per la seconda mano alla randa. Ormai il ESE è sui 18kt abbastanza fisso, sotto squall meglio non guardare lo strumento del vento e il moto ondoso dell’oceano è diventato quello da 18-22kt. Alla faccia della finestra giusta per partire tranquilli!

La notte non dormiamo, nuvoloni scuri con relativa pioggia attraversano la nostra rotta e noi ci diciamo che chi ha inventato la bolina per le barche a vela dovrebbe essere punito in maniera molto severa per un lungo periodo. 🙂

Eppoi siamo inclinati dalla “parte sbagliata” – come sempre eh? Tutti gli stipetti con le cibarie, pentole, tazze e bicchieri sono sopravvento. Ne apri uno nel disperato tentativo di prendere una tazzotta per farti un te’ e devi essere velocissimo prima che lo stipetto stesso ti vomiti fuori tutto il suo contenuto stile Esorcista. La cucina è sopravvento, il CESSO è sopravvento e pure la sua asse che ti si abbatte senza pietà sulla schiena. Beh il secondo bagno non è sopravvento, ma è più scomodo 🙂 La libreria è sopravvento, che se per caso hai dimenticato il tomazzo “Rotte di tutto il mondo” di Cornell fuori dagli appositi fermi, te lo vedi schizzare dritto sui denti.

Vabbè. da questa mattina siamo due zombi e cerchiamo di dormicchiare qui e là. La giornata è tipica del sud Pacifico e quella specie di perturbazione è svampata lasciando spazio a cielo azzurro e nuvolette bianche. Ma anche l’aliseo è tipico con i suoi 15kt da Est con relativa tipica bolina (un po’ più larga) appresso.

Domani in mattinata faremo la nostra prima passe Pacifica con Y2K!

Distanza da Raroia – 121nm.

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