Navigazione – Curacao – Santa Marta – Day 1

Posizione 12°36N 71°01W

Il giorno della partenza è arrivato. Siamo a Curacao da quasi due mesi, è ora di levare le tende.

Un po’ di ansia, di agitazione ci accompagna. E’ la sensazione di fare qualcosa che non fai più da tempo, che ami fare, che vuoi fare, ma che porta con sè un po’ di ignoto che ti fa timore. Passerà.

Ci confrontiamo con gli amici Raffaella e Giovanni di Obiwan, i nostri compagni di viaggio, anche loro hanno le stesse sensazioni, bello condividerle insieme.

Lasciamo per primi la banchina di Curacao Marine, la nostra casa per un lungo periodo di tempo, di lavori, di sudate di grandi preoccupazioni. Una Curacao che ci ha accolto a braccia aperte, un posto dove sarebbe bello vivere.

Nella grande laguna di Willemstad, di fronte alla raffineria, facciamo la calibrazione del ‘vecchio’ pilota, abbiamo spostato un po’ di cose ed è giusto sistemarlo per benino. Mentre con successo portiamo a termine la calibrazione ed i nostri test, anche Obiwan lascia gli ormeggi e ci raggiunge nella laguna.

Chiamiamo al VHF, canale 12, l’utorità per la gestione del ponte, per lasciare questa laguna devono aprire un ponte fatto di barche. In meno di 5 minuti ci confermano il via libera e siamo di nuovo in oceano.

Un po’ di mare gonfio ci da il benvenuto, non c’è abbastanza vento e così puntiamo verso il largo alla ricerca del vento. Bastano pochi minuti ed eccoci a vela in direzione NNW, verso Aruba.

La navigazione procede tranquilla, ma i primi groppi sono già in arrivo, acqua a catinelle e rotta che deve ‘seguire’ il nuovo vento portato dal groppo. Sono un paio di ore frustranti, abbiamo percorso un poco più di 10 miglia, ma verso ovest.

Decidiamo di strambare ed, il vento qui è molto perturbato, cerchiamo di assecondarlo.

Finalmente, poco prima del tramonto, ci troviamo fuori dall’influenza di Curacao e l’aliseo torna a farsi sentire, dapprima tranquillo e poi gagliardo, rinfrescando anche ben oltre i 20kt. Riduciamo la randa, prendiamo la seconda mano e Y2K fila veloce verso Aruba con un sole rosso fuoco che si butta nell’oceano alla nostra sinistra.

Arrivati ad Aruba, passiamo vicino all’isola per cercare di trovare riparo dalle onde, togliamo la randa, proseguiremo solo con il genoa, al momento il vento è oltre i 22 kt, qualche raffica a 28. La scelta risulta azzeccata, la barca naviga veloce di poppa verso WNW.

Non puntiamo direttamente sulla Colombia, ma andremo prima un poco al largo per evitare una serie di secche ed isolotti, proprio nel mezzo della rotta.

La notte scorre tranquilla, vento sempre teso, ma siamo veloci, peccato l’onda, alta e ripida di almeno un paio di metri ci fa rollare molto.

I groppi ci prendono velocissimi, senza che ce ne accorgiamo, ma la pioggia la sentiamo eccome!

L’alba ormai è arrivata e siamo a una trentina di miglia dal famoso capo Galinas, famoso per la zona di accelerazione del vento, qui il vento aumenta di 10/15kt rispetto al vento normale.

Speriamo sia clemente con noi.

A domani.

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