8 Dicembre – elucubrazioni Atlantiche – By Alex

Oggi è l’8 Dicembre, giorno dell’Immacolata, questo vuol dire che ieri era il 7 di Dicembre, Sant Ambrogio, giorno in cui dalle nostre parti a Milano, si fanno gli alberi di Natale, si addobbano le case, si accendono le luci e la Città inizia la sua frenetica e sbarlucicante preparazione al Natale.

Ieri a bordo di Y2K invece, Max ha addobbato il nostro plotter cartografico inserendo una nuova cartuccia che soltanto qualche mese fa, a pensarci, ci ridevo a crepapelle. La cartuccia recita: “Mar dei Caraibi”. Un pensiero folle, Y2K sta solcando il Mar dei Caraibi.

A casa si fa il ponte dell’Immacolata, noi prendiamo il sole, ronfiamo, mangiamo, seguiamo più o meno il ritmo dell’Oceano e delle rollate di Y2K. Ci sono giorni in cui sono in formissima tipo “faccio tutto io”. In questi giorni parto in quarta e comincio pulire la barca (che versa in stato vagamente indicibile), sistemo il frigo – e scopro anche che in fondo ad un ripiano qualcuno ha conservato un pò della terrificante sbobba preparata da Max durante i giorni “Gagliardi” (Copyright ZoomaX, all rights reserved) dentro ad un contenitore di plastica trasparente che si è pure gonfiato. Fa paura, un’arma chimica, un X-Files vero e proprio. Finisce in mare prima della mutazione finale.

Preparo pranzetti tipo uova e bacon (cibo sano insomma) penso a fare torte, poi desisto perchè spiaccicherei farina e marmellata tutto intorno a me. Faccio il giro in coperta a raccogliere i cadaveri rinsecchiti dei pesci volanti che si suicidano sbattendo su Y2K e provocando macamenti nell’equipaggio per i violenti tonfi notturni.

Altri giorni mi piglia ancora una specie di vomitino, non riesco a dormire perchè il mare è incrociato e mi stravacco in cuccia in stato vegetativo-vigile.

I turni di notte sono diventati quasi una piacevole routine, ronficchio sottocoperta, mi dedico a qualche videogioco sul telefonino, dò una controllatina fuori ogni 20 minuti, sparaflashata con il radar per groppi – il mio incubo persecutore atlantico “Max prendi una mano alla randa per la notte ? Sai per i groppi…” mugugno del Capitano che poi però obbedisce in silenzio – o per le navi e ammiro stellate pazzesche.

Mancano poco più di 380 miglia a Santa Lucia e adesso con l’avvicinarsi della nostra destinazione, sì che cominciamo ad avvertire il nodino allo stomaco, insomma, non vediamo l’ora di arrivare. Ogni giorno circoletto la data sul calendario appeso in cucina e ci scrivo sotto le miglia mancanti. Stikazzi, erano più di 2700 quel giorno di Novembre, quando lasciata Gran Canaria siamo stati shakerati “Gagliardamente” (Copyright ZoomaX, all rights reserved) e ridotti a condizioni misere.

Sono giorni che non tocchiamo le vele – forse dopotutto quei pazzi visionari del pigiama avevano un pò di ragione ? – navighiamo a farfalla sui 7 nodi. Ci prepariamo antipastini, pranzetti e cenette mica da ridere. Peschiamo anche mica da ridere.

L’argomento clou di questi giorni è il matrimonio di Roby e Tita, essi perchè sti due qui si sposano a Santa Lucia e mentre la Tita impara a memoria la formula da recitare (in inglese) davanti all’officiante e pensa a come si vergognerà a scendere sul pontile vestita da sposa, io ho un brivido: per l’occasione ho portato un vestitino carino di seta a sfondo giallino chiaro con spennellate acquerellose che stilizzano dei bei margheritoni (piantatela di ridere è bellissimo ! Vedrete le foto) ma non ho preso le scarpe. Cioè ho dei sandali rossi che non c’entrano una mazza e le uniche cose ai piedi che possano fare pan dan sono le hawaianas gialle e verdi, roba degna da “Ma come ti vesti ?!”. Bho, o ci vado scalza al matrimonio o trovo qualcosa in loco, non so una cosa rasta.

Ohè questi son pensieri eh ? Da passarci le notti durante le guardie…

Eppoi ci sono i capelli. Se Tita e Roby sono a posto perchè sono in giro da poco più di due settimane, io e Max siamo “rustici”. Max in perfetto stile Napo Orsocapo (per chi non sapesse, famoso cartone animato anni 70 in cui il protagonista, un orso, vantava una capigliatura molto afro, Michal Jackson dei bei tempi per intenderci), io in perfetto stile “ma.. il colore dei tuoi capelli sarebbe ?”. La Tita mi tranquillizza con frasi rassicuranti: “Dai, Max va dal barbiere a Santa Lucia, eppoi io ho il ferro. Te li sistemo io i capelli”. Sarà, a me vien da ridere a pensare alla scena finale.

Il vang si è messo a cigolare, un rumore che si aggiunge alla spaventosa cacofonia di cigolii prodotti dalla barca, tutti i giorni e tutte le notti. Lo spruzziamo di WD-40, di lubrificante al teflon, di prodotti nanotecnologici futuristici, ma quello ci ignora e continua il suo assurdo cigolio. Che vang testardo… a pensarci bene, dovevo cospargerlo con i resti della terrificante sbobba mutante di Max, o smetteva definitivamente di far rumore o si scioglieva (e comunque smetteva di far rumore).

Mancano dunque poco più di 380 miglia e i nostri desideri più proibiti diventano: un hamburger, una fiorentina, le patatine fritte, il gelato.

Pensiero conclusivo: ma nel momento in cui ormeggiamo al marina di Rodney Bay di Santa Lucia, ma riusciremo a camminare dritti o ondeggeremo paurosamente ? E riusciremo a dormire su una superficie immobile, ferma, non rollante, senza rumori e cigolii ? O ci ritroveremo tutti a prua a preparare sbobbe X-Files terrificanti per vincere il mal di terra ?

Navigation Report

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At 08/12/2015 20:10 (utc) our position was 14°57.28’N 054°27.18’W

SOG:5.5Kt COG:272T

WIND:19Kt from NET

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Unknown
8 anni fa

Improvvisamente ho un sussulto…un mezza crisi di panico…..un pensiero che diventa angoscia….che cosa mi leggo la sera prima di dormire quando sti "fuori di testa " arriveranno a Santa Lucia. Va beh. ..c'è sempre lo Xanax nel comodino.
Un abbraccio … e buon turno sotto le stelle.

Giuliana Ciacchi
8 anni fa

Y2K, siete UNICI !!!
Augurissimi agli sposi!!!!
Aspetteremo, probabilmente in quel di Capo Verde, a fine dicembre, tutti i vostri consigli per affrontare LA traversata. Già l'articolo di Roberto ci ha messo sull'avviso…
BACIONI A TUTTI e BUON ATTERRAGGIO !!!!!!!!!!!!