Scaldabagno (boiler) intasato, ostruito o otturato

Ad agosto, ancora a Trapani, prima di partire, una sera troviamo il differenziale della colonnina di banchina saltato. Proviamo a riarmarlo, ma niente, continua a saltare. Pensando ad un guasto della colonnina ne proviamo un’altra poco lontana, stesso difetto, significa che i difettosi siamo noi!

È tardi, abbiamo anche bevuto un po’ troppo, dopo una delle belle feste al Marina di Levante, siamo stanchi e non abbiamo voglia di approfondire troppo quindi stacchiamo tutte le utenze a 220 Volt, lasciando solo il carica batteria, e riproviamo. Ok funziona. Ce ne andiamo in branda.

L’indomani controllando meglio e dopo qualche veloce test, scopriamo che è colpa dello scaldabagno elettrico, salta appena viene acceso.

Quasi sicuramente è la serpentina in corto, ma in un momento di sconforto pensiamo di dover spendere soldi per cambiarlo; non abbiamo molto tempo prima della partenza per provare prima a cambiare la serpentina ed eventualmente in caso negativo ordinare lo scaldabagno nuovo.

Parlando con Christian, il bravo e gentile marinaio della banchina, ci dice che quasi sicuramente è la serpentina, accade quando lo zinco si consuma interamente, era già successo ad un’altra barca qualche mese prima.

Effettivamente dopo aver sostituito la serpentina (accidenti quanto se la fanno pagare quelli della Quick!) il boiler è tornato a funzionare bene, con l’occasione abbiamo anche sostituito il rubinetto di miscelazione collegato allo scaldabagno che consente di non far uscire acqua bollente nei tubi, ma già pre-miscelata ad una temperatura che si imposta direttamente sul mixer.

Partiamo e cominciamo la nostra avventura navigando verso Ovest.

Siamo alla fine di settembre, l’acqua calda comincia a tornare utile per la doccia, la temperatura qui alle Baleari è decisamente scesa, ma purtroppo il nostro boiler sembra intasato, dal rubinetto esce solo un rivoletto di acqua. Non abbiamo completato il lavoro fatto a Trapani e siamo stati puniti. Avremmo dovuto pulire il boiler dal calcare, ma per mille motivi, fra cui la mancanza di tempo ed il caldo atroce,  abbiamo desistito e rimandato.

A Cartagena decidiamo di “sturare” il nostro boiler. Andiamo quindi a comprare 2 confezioni di viakal e cominciamo le danze.

Le operazioni da fare sono:
– svuotare il boiler
– inserire nel boiler acqua e viakal miscelati
– lasciare ‘riposare’ per almeno mezz’ora
– far girare l’acqua con il viakal per scrostare anche le parti a monte e a valle
– svuotare nuovamente lo scaldabagno
– riempirlo di acqua pulita e sciacquare per eliminare il viakal.

Per tutti questi passaggi ci aiutiamo con l’uso di una pompa, è l’autoclave di rispetto, così almeno vediamo se funziona!

Per mezzo di tubi che ci portiamo dietro da anni e che finalmente tornano utili, colleghiamo l’autoclave allo scarico già predisposto sul nostro boiler svuotando il contenuto nel lavello della cucina.

Scaldabagno

A questo punto colleghiamo l’autoclave al carico dell’acqua fredda per riempire il boiler da un secchio che riempiremo di volta in volta attraverso la manichetta dell’acqua di banchina e dove mixeremo l’acqua con le due confezioni di viakal. Colleghiamo anche un terzo tubo dallo scarico dell’acqua calda al secchio, affinché si possa capire quando il boiler è pieno e che useremo per il ricircolo.

In meno di 5 minuti il boiler è di nuovo pieno dei suoi 42 lt con la soluzione di viakal, adesso aspettiamo e speriamo ! Ogni 10 minuti circa facciamo girare l’acqua in una sorta di ricircolo attraverso l’uso del secchio, con la sola accortezza di aver inserito una garza (quelle mediche) davanti al tubo di carico affinché il calcare polverizzato dal viakal non rientri nel boiler. (Grazie MIk ottimo suggerimento!)

Dopo un’oretta circa svuotiamo, come abbiamo già fatto la prima volta, il boiler, per poi risciacquarlo attraverso il secchio, ma solo con acqua pulita, senza ricircolo, in modo da pulire lo scaldabagno dal viakal. Questa è stata l’operazione più lunga, ma non possiamo rischiare di lasciare viakal nel boiler. Rimontiamo tutti i tubi, apriamo le valvole e vediamo che succede, incrociamo le dita.

Perfetto, funziona benissimo, il flusso dell’acqua è tornato normale e così anche le docce a bordo di Y2K saranno di nuovo calde e confortevoli.

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